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BREVI NOZIONI STORICHE DELLA VAL BRATICA

La storia della Val Bratica si perde nella notte dei tempi, sembra che i primi abitanti, di cui si hanno notizie storiche, fossero i "Ligures" popolo guerriero ed amante dei luoghi scoscesi e boschivi;  nel 155 a.C. i Ligures furono definitivamente sconfitti dalle legioni romane

Durante il dominio romano, nel 71 a.C., sembra che furono fondati, dal console romano Tito Cornelio Balbo, tre villaggi derivati dal suo stesso nome: Tito=Tizzano, Corneglio=Corniglio e Balbo=Ballone. Comunque sia l'origine di questi villaggi, è certo però che tutta questa valle è una zona di antichissimo popolamento, già abitata in epoca molto anteriore all'occupazione romana.

la storia ritorna ad occuparsi di questa valle all'epoca delle guerre fra Bizantini e Longobardi che combatterono una vera guerra alpina tra la Cisa e il Lagastrello.

Nel 1513 le terre di questa valle entrarono a far parte del feudo imperiale di Corniglio e vi rimasero fino al 1805 quando il feudo fu soppresso in forza della legge Napoleonica.

Dal 1867 il territorio di questa valle è stato suddiviso fra i comuni di Corniglio e di Monchio delle Corti.

Negli anni cinquanta in questa valle vivevano (da stime approssimative) circa 950 persone cosi ripartite: Ponte Bratica 30, Ballone 250, Bellasola 10, Montebello 50, Sivizzo 130, Grammatica 150, Riana 90 e Casarola 130; dedite soprattutto alla coltura dei campi, all'allevamento del bestiame e alla emigrazione stagionale.

A partire dagli anni sessanta questi paesi si sono progressivamente svuotati, molti sono emigrati all'estero (Francia, Svizzera e Germania) altri, la maggior parte, si sono trasferiti nelle grosse città industriali del nord Italia. Con l'abbandono della popolazione anche il territorio ha subito un radicale cambiamento, i prati ed i boschi, prima fonte di sostentamento della popolazione, sono rimasti abbandonati a loro stessi con conseguenze disastrose sulla morfologia del territorio.

Nel 1995  è stato istituito "Il Parco dei Cento Laghi" e quasi tutto il territorio della val Bratica è stato inserito nella zona denominata"Preparco"

 

Fonte: "GUIDA STORICA TURISTICA DELL'ALTA VAL PARMA" di Enrico Dall'Olio del 1960